Innovazione

Startup, parte l’"arruolamento"
per l’edizione 2024 di Boldbrain
nel nome della sostenibilità

Mercoledì 24 aprile 2024 circa 5 minuti di lettura
Barbara Pin, responsabile del progetto Boldbrain (foto Fondazione Agire)
Barbara Pin, responsabile del progetto Boldbrain (foto Fondazione Agire)

Iscrizioni aperte fino al 14 giugno. Una commissione selezionerà i 20 progetti più interessanti, ma solo 10 arriveranno poi alla serata finale del concorso, il 4 dicembre, nel Palazzo dei congressi di Lugano
di Paolo Rossi Castelli

Parte l’”arruolamento” per l’edizione 2024 di Boldbrain, il programma di accelerazione per le startup più importante in Ticino, gestito dalla Fondazione Agire. Basterà collegarsi al sito di BB (come Boldbrain viene chiamato dagli addetti ai lavori) per iscriversi: un sito nuovo di zecca, inaugurato in contemporanea con l’avvio della nuova edizione del concorso. Ci sarà tempo fino al 14 giugno. Poi un’apposita commissione selezionerà, entro il 19 luglio, le 20 startup considerate più innovative, e i fondatori di queste giovanissime aziende (alcune solo allo stadio di progetto, ancora senza una struttura giuridica e amministrativa) parteciperanno gratuitamente a una serie di corsi e di incontri con "coach" qualificati. In autunno, poi, un’ulteriore selezione, da parte di una giuria regionale, porterà a individuare le 10 startup che arriveranno alla serata finale del 4 dicembre, nel Palazzo dei Congressi di Lugano, dove verranno nominati i vincitori - questa volta da una giuria nazionale. Chi otterrà il primo posto riceverà 40’000 franchi in contanti, più una borsa di studio per il percorso EMBA presso l’Università della Svizzera italiana, del valore di 56’000 franchi. Altri premi sono previsti anche per le startup che si classificheranno dalla seconda alla quinta posizione. A questi riconoscimenti si aggiungerà il premio del pubblico (10’000 franchi), deciso in diretta con un sistema di televoto, tramite gli smartphone.

È difficile (difficilissimo) il cammino delle startup (solo meno del 10 per cento, come media generale, riesce ad avere successo e a continuare l’attività, dopo i primi 5 anni). Ma Boldbrain rappresenta un forte aiuto, e sono diversi i casi di startup premiate nelle scorse edizioni che sono diventate, adesso, aziende in crescita. Qualche esempio? «Gaia Turbine, specializzata nell’ideazione di microturbine elettriche ad alta efficienza  - risponde Barbara Pin, responsabile del progetto Boldbrain - oppure Foldcast, vincitrice dell’edizione 2023 di Boldbrain, con un progetto per la realizzazione di stampi ecologici per il cemento (Foldcast è entrata anche nella Top 15 della classifica stilata dalla W.A. de Vigier Foundation: un risultato importante che nessuna startup ticinese era riuscita a raggiungere negli ultimi sette anni). Ma anche Lighthouse Tech (occhiali ad alta tecnologia per persone ipovedenti), Crimagno (scarpe realizzate con materiali sostenibili), e altre ancora. Secondo un recente sondaggio del Financial Times - continua Barbara Pin - siamo fra i 50 migliori acceleratori europei che promuovono le startup».

Da dove arrivano i partecipanti a Boldbrain? Guardando le 350 startup ammesse alle edizioni passate (sulle 650 che si erano iscritte), il 67% proviene dal Ticino, il 10% dalla Svizzera interna (questa percentuale appare in crescita), il 18% dall’Italia, infine il 5% da Francia, Germania e altri Paesi. Ma, al di là dell’origine, gli organizzatori di Boldbrain cercano persone con un forte spirito imprenditoriale che vogliano mettersi in gioco, con progetti innovativi, basati in Ticino, per espandersi poi in futuro anche verso mercati più ampi. «BB è una sorta di cassetta degli attrezzi» - riassume Barbara Pin. Cosa contiene questa cassetta? Decine di ore a contatto con "istruttori" specializzati, per capire quali sono i punti forti e quelli deboli dei vari progetti, più un’attività di networking con possibili finanziatori, e anche con altri giovani imprenditori.

«Quest’attività di incontri e di supporto, comunque, continua anche dopo la conclusione di Boldbrain - spiega Francesco Lurati, direttore dell’USI Startup Centre. - Ci prendiamo cura delle startup e ne ospitiamo alcune nella nostra sede, al Campus Est».
Conferma Fiorenza Trento, responsabile della comunicazione Boldbrain: «Siamo e vogliamo essere sempre più un “sistema”, per chi vuole sviluppare il progetto con noi».

Boldbrain (il nome completo è Boldbrain Startup Challenge), come dicevamo, è organizzato dalla Fondazione Agire, in collaborazione con l’USI Startup Centre e il sostegno finanziario del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) e di BancaStato. L’USI e la SUPSI sono partner istituzionali. 

DUE NOVITÀ - Quest’anno a Boldbrain sono previste due novità: un’attenzione particolare rivolta alla sostenibilità, con un workshop obbligatorio su questi temi per i partecipanti al concorso (ma anche con una selezione dei coach e dei membri della giuria rivolta verso questa direzione); e una “sponsor night”, che si aggiungerà ad altri appuntamenti organizzati per aiutare gli “startupper” a trovare finanziamenti. Quello dei soldi è - come spesso succede - uno dei temi più delicati e difficili. «È molto importante - dice Umberto Bondi, coach dell’USI Startup Centre - che gli investitori comincino ad avvicinarsi alle startup fin dall’inizio. Noi le accompagniamo in questo cammino». Aggiunge Lurati: «Invitiamo qui in Ticino i gestori di venture capital che provengono dalla Svizzera interna e dall’Italia, e da altri Paesi, per una serie di incontri a porte chiuse con i fondatori delle nostre startup (ovviamente gli investitori vogliono, e devono, conoscerli bene). Ma anche in Ticino si muovono molte persone interessate a questo settore. Insomma, i capitali ci sono: bisogna però trovare sistemi sempre più raffinati per far “incrociare” chi è in grado di finanziare, e chi ha le idee».