Cesare Alppi, professore di Machine Learning e Graph Deep Learning all’USI, e direttore scientifico dell’IDSIA (foto di Chiara Micci/Garbani)
cuore

Un algoritmo per rendere
più precisi gli interventi
contro le fibrillazioni atriali

Tempo di letturacirca 6 minuti di lettura

Collaborazione fra il gruppo guidato da Cesare Alippi all’IDSIA e l’Imperial College di Londra. Un modello di rete neurale permette di ricostruire con il massimo dettaglio l’attività di contrazione del cuore

Lucio Barile, responsabile del laboratorio di Theranostica del Cardiocentro (foto di Loreta Daulte)
RICERCA EOC

Contro i danni dell’infarto
test con le "vescicole"
delle cellule staminali

Tempo di letturacirca 7 minuti di lettura

Studi avanzati nel Laboratorio di Theranostica del Cardiocentro, diretto da Lucio Barile. Le vescicole sembrano più efficaci delle staminali stesse e potrebbero in futuro diventare un farmaco

cuore

Partono dal Cardiocentro
nuove linee-guida
per i pazienti con uno "stent"

Tempo di letturacirca 5 minuti di lettura

Sul New England Journal of Medicine uno studio firmato, come primo autore, da Marco Valgimigli, viceprimario dell’istituto cardiologico EOC. Attenzione puntata sugli interventi alle coronarie

cuore

Più medicina di genere: servono terapie
"mirate" sulle donne

Tempo di letturacirca 7 minuti di lettura

In corso al Cardiocentro una ricerca coordinata da Susanna Grego e da Elena Pasotti. Non soltanto il sesso, ma anche il ruolo sociale vanno tenuti in conto per calibrare meglio diagnosi e cure

STUDIO ITALO-SVIZZERO

Un marcatore per scoprire
(e prevenire) i danni
al cuore del coronavirus

Tempo di letturacirca 3 minuti di lettura

Occhi puntati sulla troponina, proteina presente in eccesso nelle persone colpite dal Covid-19 e indice di possibili problemi cardiaci. Intervista al professor Giovanni Pedrazzini (Cardiocentro)

cuore

Staminali per riparare i danni dell’infarto, la lunga caccia

Tempo di letturacirca 5 minuti di lettura

Uno studio pubblicato da Giuseppe Vassalli punta l’attenzione sulle “pluripotenti indotte”, ottenute da cellule mesenchimali del cuore. Potranno servire anche per eseguire test personalizzati sulla tossicità dei farmaci.