PROGETTI INNOVATIVI

Ticino terra di startup:
alta competizione
ma gli aiuti non mancano

Martedì 14 dicembre 2021 circa 7 minuti di lettura In deutscher Sprache

Intervista al consigliere di Stato Christian Vitta. Dall’USI Startup Centre, alla Fondazione Agire, Boldbrain, TiVentures: una mappa delle istituzioni pubbliche che, a vario titolo, si occupano delle iniziative emergenti 
di Paolo Rossi Castelli

Il Canton Ticino è una terra di startup, e sono molte le strutture pubbliche, come l’USI Startup Centre, che sostengono i progetti di nuove aziende (soprattutto di quelle più innovative, dal punto di vista tecnologico) nella fase di pre-incubazione e incubazione, dopo un’attenta selezione. Questo significa, per gli “startupper”, avere un ufficio gratuito (nel caso dell’USI Startup Centre, al Campus est di Viganello) e l’assistenza di persone esperte (coach) per la preparazione del business plan, la valutazione degli aspetti tecnici e commerciali, un aiuto (importante) per centrare bene il bersaglio, l’inserimento in reti avanzate di relazioni con possibili altri partner. Questo sostegno può durare anche due o tre anni, se i progetti appaiono ben condotti e ricchi di potenzialità. Poi si arriva, però, a un collo di bottiglia, che è quello dell’”accelerazione” e dei finanziamenti. L’USI Startup Centre, per esempio, non si occupa di questo, e la ricerca di partner in grado di portare i capitali sufficienti per il decollo delle nuove aziende è uno scoglio difficilissimo da superare, per molti startupper, soprattutto se non sono già inseriti nei “network” più importanti. Esiste, e lavora bene il fondo pubblico TiVentures, sostenuto dal Cantone, che interviene con finanziamenti anche di peso, ma riesce a seguire solo un numero molto limitato di aziende. Cosa si potrebbe fare di più? L’abbiamo chiesto al consigliere di Stato Christian Vitta, che alcune settimane fa è intervenuto con parole di forte incoraggiamento alle “Open Doors” dell’USI Startup Centre: un momento di incontro, affollatissimo, per presentare la variegata realtà, e la vitalità,  delle startup in incubazione.

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«La ricerca di finanziamenti - risponde Vitta - è un aspetto importante per lo sviluppo di una startup, e per questa ragione sul nostro territorio sono state sviluppate numerose iniziative con un’importante partecipazione finanziaria da parte del Cantone. Ricordo, anzitutto, che per le startup innovative in fase iniziale è stato creato il programma Boldbrain Startup Challenge, che viene organizzato dalla Fondazione Agire – l’agenzia cantonale per l’innovazione – in collaborazione con l’USI Startup Centre. Durante questo percorso, che è un tassello fondamentale all’interno della strategia di supporto alle startup adottata dal Cantone, 20 startup prescelte ricevono un accompagnamento da un gruppo di esperti per acquisire gli strumenti principali per sviluppare la loro impresa. Al termine del programma, le startup partecipanti possono vincere dei premi messi a disposizione dal Dipartimento delle finanze e dell’economia per un totale di 120’000 franchi, oltre ad altri premi in prestazioni per un valore complessivo superiore a 80’000 franchi (l’ultima premiazione è avvenuta il 2 dicembre, ndr)»

C’è anche la piattaforma “Scouting days Agire” 
«Sì, Scouting days Agire, creata dalla Fondazione Agire per stimolare gli scambi tra aziende, startup e investitori, riunisce due tipi di iniziative: gli “Scouting for investors” e gli “Scouting for innovation”. I primi, destinati a investitori e startup locali e organizzati in maniera molto mirata, permettono alle startup di presentarsi a potenziali investitori. Con questo progetto Agire intende creare, e far crescere nel tempo, una rete di investitori da mettere in contatto con startup in cerca di investimenti. Negli “Scouting for innovation”, invece, imprese consolidate lanciano dei bandi di concorso per la ricerca di idee innovative offrendo la possibilità a startup di presentarsi, ricevere investimenti e sviluppare collaborazioni con le aziende stesse. 

Parlavamo di TiVentures...
«TiVentures, di proprietà della Fondazione del Centenario BancaStato, è un altro importante attore nell’ambito dei finanziamenti. Investe in società in fase iniziale con tecnologie innovative e alto potenziale di crescita».

Prevedete nuove agevolazioni per gli investitori privati?
«Grazie alla recente riforma fiscale e sociale, sono previste agevolazioni fiscali per chi investe nelle startup che rispondono ai requisiti d’innovazione stabiliti dal Regolamento della Legge tributaria del Canton Ticino.
In conclusione, il Dipartimento che dirigo, conscio della necessità delle startup di poter accedere a capitali privati, e con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il collegamento tra potenziali investitori e giovani imprese innovative presenti in Ticino, prevede di organizzare, nella prima parte del 2022 e in collaborazione con la Fondazione Agire, la Giornata cantonale delle startup». 

Lei ha detto, parlando all’ “USI Startup Centre Open doors”, che il crowdfunding è un’alternativa importante da incentivare. C’è però un grande affollamento in questo settore, e non è sempre facile per le startup raccogliere fondi in questo modo
«In Svizzera le startup possono contare su una consolidata presenza di piattaforme nazionali e internazionali dedicate alla ricerca di finanziamenti tramite la raccolta di fondi online. È nel contempo importante continuare sul percorso intrapreso, promuovendo quindi le diverse iniziative in atto a sostegno delle startup nella ricerca di finanziamenti. È importante far conoscere ulteriormente i vari canali di finanziamento e sensibilizzare le startup e gli investitori sugli strumenti a disposizione».

L’attenzione è quasi sempre puntata sui settori tecnologicamente più avanzati, come i sistemi di intelligenza artificiale o la ricerca biomedica. Esiste un interesse anche per le startup che si muovono nel cosiddetto Life Style (turismo, moda, sport e altro)? 
«Il Cantone Ticino si distingue per l’elevato livello di innovazione, riconosciuto a livello internazionale, e in questo senso si concentra già da tempo sulla valorizzazione delle competenze tecnologiche presenti sul territorio.
Proprio in questa direzione stiamo sviluppando il Parco dell’innovazione Ticino, importante progetto gestito da Fondazione Agire, su mandato del Cantone. Quest’ultimo è costituito da centri di competenza, basati su una collaborazione strutturata tra aziende e istituti di ricerca in settori altamente tecnologici. Questi centri di competenza contribuiranno al trasferimento delle tecnologie e del sapere dal mondo accademico al mondo economico, dando vita a nuovi progetti innovativi, con risvolti positivi anche sull’attrazione di aziende innovative dall’estero e, di riflesso, sulle opportunità di occupazione. 
Al momento è già realtà quello sui droni, con lo Swiss Drone Base Camp operativo presso l’aeroporto di Lodrino, mentre in fase di sviluppo avanzato ci sono quelli legati ai settori delle scienze della vita e del lifestyletech, che si concentra sulle tecnologie innovative (e-commerce, blockchain, sviluppo 3D, intelligenza artificiale, big data) legate al design, alla salute, ai viaggi, alla moda e all’alimentare. Negli ultimi anni questo ambito è cresciuto molto, anche grazie alla creazione nel 2019 del Lifestyle-tech competence center, un’associazione che promuove lo sviluppo di sinergie tra aziende e istituti di ricerca, così come iniziative interessanti a favore delle startup in questo ambito. In particolare, favorisce lo scouting, ovvero crea delle occasioni di incontro in cui le startup hanno la possibilità di interfacciarsi con imprese consolidate e sviluppare collaborazioni. Un esempio concreto è il Fashion Innovation Award, lanciato da Loomish e Bally per la ricerca di idee innovative che consentano di rafforzare la tecnologia della moda virtuale, soprattutto nell’ambito del design in 3D e dell’e-commerce».

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(Nella foto in alto, di Loreta Daulte, il consigliere di Stato Christian Vitta con Luca Gambardella, a sinistra, prorettore all’innovazione dell’USI)

 

 


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