L’Opinione

I funghi dei corsi
d’acqua, importanti ma quasi dimenticati

Andreas Bruder
Venerdì 10 febbraio 2023 circa 5 minuti di lettura In deutscher Sprache

di Andreas Bruder
Ricercatore senior dell’Istituto Microbiologia SUPSI

Attualmente trascurati in tutti i principali programmi per la protezione e conservazione delle specie, i funghi acquatici, di dimensioni microscopiche, svolgono ruoli cruciali nelle catene alimentari e nel funzionamento degli ecosistemi. Un consorzio europeo che vede la partecipazione della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) avvierà nel mese di aprile un progetto internazionale che si concentrerà su questo particolare gruppo di organismi, ancora poco studiato ma di enorme importanza.
Ai funghi acquatici si deve principalmente la decomposizione delle foglie secche di piante terrestri che entrano nei corsi d’acqua o nelle aree litoranee dei laghi. Si tratta di un processo ecologico molto importante: attraverso la decomposizione delle foglie si introduce, infatti, il 90% circa del carbonio nelle catene alimentari dei corsi d’acqua boschivi, che rappresentano la maggior parte del sistema fluviale. 

La nostra ricerca ha dimostrato come questo processo sia legato ai cicli locali e globali del carbonio e dei nutrienti, e quanto esso sia sensibile ai cambiamenti ambientali provocati dalle attività umane. I funghi acquatici forniscono servizi vitali non solo per gli ecosistemi, ma anche per la società umana. Essi, infatti, rappresentano un importante nutrimento per molti insetti acquatici e, di conseguenza, per i loro predatori (come gli uccelli e i pesci), contribuendo dunque al mantenimento di ecosistemi sani e stabili. Inoltre, giocano un importante ruolo nella disintossicazione dell’acqua e del biorisanamento ambientale, e sono al contempo una fonte poco esplorata di metaboliti (280 finora scoperti), con potenziali applicazioni biomedicali o biotecnologiche.

Diversi progetti condotti dal nostro gruppo di ricerca presso l’Istituto microbiologia della SUPSI sono volti a comprendere il ruolo dei funghi acquatici per gli ecosistemi e le loro catene alimentari. Ad esempio, viene studiato in che modo questo ruolo è influenzato dall’impatto umano sugli ecosistemi o dai cambiamenti legati alla loro biodiversità. Quest’ultimo punto è particolarmente importante, perché la loro distribuzione e la composizione della loro biodiversità sono tuttora poco note

Nonostante il ruolo primario che occupano all’interno degli ecosistemi acquatici, non è stato ancora tentato uno sforzo concertato per ottenere le conoscenze di base necessarie per la protezione e la conservazione delle specie fungine acquatiche. Questa necessità è oltremodo urgente, perché sappiamo da altri gruppi di organismi che la biodiversità sta diminuendo, e questo avviene in modo particolarmente rapido negli ecosistemi d’acqua dolce. 

La mancata conoscenza e protezione della biodiversità dei funghi acquatici fa aumentare il rischio di conseguenze imprevedibili e dannose per gli ecosistemi acquatici e, dunque, potrebbe avere severe ripercussioni sulla nostra vita. Questi processi e servizi ecosistemici, così come il contributo dei funghi acquatici alla resilienza degli ecosistemi di fronte all’aumento di molteplici fattori di stress dovuti al cambiamento climatico globale e alle attività umane, dipendono tutti dalla loro biodiversità e dalla loro conservazione. Pertanto, vi è una chiara e urgente necessità di ridistribuire equamente l’attenzione e i fondi nell’ambito dei programmi e delle strategie svizzere ed europee per la biodiversità e la sua conservazione, che in futuro dovranno includere i funghi acquatici. 

Con la nostra ricerca stiamo contribuendo a questo cambiamento di prospettiva, tramite diversi progetti, coinvolgendo numerosi partner a livello locale e internazionale. In aprile inizieremo un progetto chiamato FUNACTION (Aquatic FUNgal biodiversity: developing knowledge and strAtegies to inform ConservaTION priorities and measures), per studiare i modelli di biodiversità dei funghi acquatici e sviluppare misure di conservazione per proteggerli. Questo progetto è finanziato dal programma Biodiversa+, partenariato europeo che supporta ricerche di eccellenza focalizzate sulla biodiversità con un impatto sulla politica e sulla società. Per tre anni collaboreremo con ricercatori provenienti da istituti di Svezia, Portogallo, Germania, Italia ed Estonia, per migliorare la conoscenza della biodiversità e della distribuzione dei funghi acquatici, e in particolare per verificare se la rete di aree protette esistente in Europa garantisca loro una tutela efficace. Svilupperemo, inoltre, nuove procedure per il monitoraggio dei funghi acquatici in Europa, al fine di promuovere e garantire misure di conservazione sostenibili sul lungo termine.

Per assicurare la rilevanza del progetto per le iniziative di conservazione globali, il consorzio include membri provenienti dall’International Union for the Conservation of Nature (IUCN), con l’obiettivo di garantire l’inclusione dei funghi acquatici nei processi decisionali in materia di conservazione delle specie. Questi membri afferiscono alla Red List programme, al Key Biodiversity Area programme, al Freshwater programme (UK) e al Global Center for Species Survival (Indianapolis Zoo - USA) della IUCN. Il consorzio lavorerà per supportare il processo di identificazione delle minacce alle singole specie e metterà in evidenza ulteriori aree prioritarie per la conservazione dei funghi acquatici. Inoltre, contribuirà a diffondere informazioni e a sensibilizzare l’opinione pubblica su questi importanti organismi in Europa e altrove. Allo stesso tempo, stiamo sostenendo queste attività nell’ambito della protezione e conservazione delle specie in modo più generale e con un’ottica globale, con la creazione di un gruppo di specialisti per i funghi acquatici presso la Commissione per la Sopravvivenza delle Specie dell’IUCN (IUCN SSC).