Riconoscimenti

All’EOC il Premio nazionale
della Formazione (che arriva
in Ticino per la prima volta)

Venerdì 22 novembre 2024 circa 4 minuti di lettura
Glauco Martinetti (a destra), direttore generale dell’Ente Ospedaliero Cantonale, riceve il Premio nazionale della Formazione da Franco Gervasoni, direttore della SUPSI e vicepresidente della Fondazione FH Schweiz (foto di Étienne Büchi / Garbani)
Glauco Martinetti (a destra), direttore generale dell’Ente Ospedaliero Cantonale, riceve il Premio nazionale della Formazione da Franco Gervasoni, direttore della SUPSI e vicepresidente della Fondazione FH Schweiz (foto di Étienne Büchi / Garbani)

L’iniziativa organizzata dalla Hans Huber Stiftung e dalla Stiftung FH SCHWEIZ, in sinergia con le Scuole universitarie professionali. L’Ente ospedaliero accoglie 90 apprendisti e 1’400 collaboratori in formazione
di Paolo Rossi Castelli

Trovare il modo per far scattare la scintilla. Questo slogan (o, meglio, questo auspicio, riferito ai percorsi più efficaci per aiutare i ragazzi a trovare il lavoro "giusto" che dia un buon reddito, ma permetta anche di estrarre da sé le qualità migliori) è risuonato molte volte, il 19 novembre, durante la cerimonia per la consegna del “Premio nazionale della formazione”, indetto dalla Hans Huber Stiftung e dalla Fondazione FH SCHWEIZ, in sinergia con le Scuole universitarie professionali svizzere. Atmosfera da grandi occasioni al Campus Est di Viganello, dove si è svolta la premiazione, e una lunga e calorosa “laudatio” per l’azienda che quest’anno ha ottenuto l’importante riconoscimento: l’Ente Ospedaliero Cantonale. «Stasera stanno succedendo diverse cose straordinarie - ha detto Stefan Schulthess, presidente della Fondazione FH SCHWEIZ, illustrando le motivazioni del premio, arrivato all’ottava edizione: - per la prima volta la cerimonia è in Ticino; per la prima volta viene premiata un’azienda ticinese di rilevanza nazionale; per la prima volta consegniamo il premio a un’azienda della sanità».

Ha aggiunto Franco Gervasoni, direttore della SUPSI e vicepresidente della Fondazione FH SCHWEIZ: «Oltre a essere uno dei principali datori di lavoro del Ticino, l’EOC nell’ambito della formazione svolge una funzione ispiratrice, che funge da modello per tutto il nostro territorio».

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I numeri sono presto detti: «Noi formiamo dai 90 ai 100 apprendisti l’anno, in 13 indirizzi differenti, nell’ambito del sistema duale (che permette agli studenti, dopo le scuole medie, di optare, se lo desiderano, per un mix di lezioni a scuola e di apprendistato direttamente nelle aziende, ndr) - ha spiegato Glauco Martinetti, direttore generale dell’Ente. - Ma formiamo anche medici assistenti, infermieri, e tutte le altre figure del settore socio-sanitario: in totale, all’EOC abbiamo circa 1’400 persone in formazione (al 100%), su 6’700 collaboratori. In più organizziamo quasi 15’000 giornate di formazione continua all’anno per gli altri 5’300 collaboratori. Come si può immaginare, è un impegno estremamente importante, anche dal punto di vista economico, che viene svolto da un servizio interno ad hoc, l’EOFORM, in grado di offrire una grande quantità di opzioni per l’aggiornamento professionale e la formazione dei nostri nostri collaboratori». 

I 20’000 franchi del Premio nazionale verranno utilizzati per “formare i formatori”, sviluppando competenze specifiche anche per quanto riguarda la comunicazione, il supporto e l’accompagnamento degli apprendisti dal punto di vista psicologico. «Ci stiamo rendendo sempre più conto - ha spiegato  Martinetti - che esiste un disagio giovanile diffuso, a livello relazionale in senso lato. Queste crescenti difficoltà emergono anche durante i tirocini in azienda, e dunque diventa sempre più necessario che i nostri formatori siano preparati non solo dal punto di vista tecnico, ma anche psicologico, legato all’accoglienza».

Martinetti ha colto l’occasione della cerimonia al Campus est anche per ribadire un tema che gli è caro: «In questo periodo - ha detto - stiamo discutendo in Svizzera della sanità essenzialmente come costo. Il Premio mette invece in risalto anche qualcosa di molto più profondo (ma tenuto spesso in secondo piano), e cioè che la sanità è un grande datore di lavoro e un grande formatore. Non dimentichiamo che l’EOC è al secondo posto in Ticino come numero di collaboratori, ed eroga stipendi per 54 milioni di franchi al mese!».

All’Ente Ospedaliero Cantonale convivono numerosissime figure professionali diverse, dal punto di vista tecnico, scientifico, diagnostico, chirurgico, amministrativo, compresi gli apprendisti. «Con 6’700 collaboratori - conferma Martinetti - siamo uno spaccato della società ticinese. Quindi è normale che ci sia chi fa un apprendistato, chi continua negli studi, chi sceglie altre strade ancora. Abbiamo il medico assistente, l’infermiere, il ricercatore che si muove a livello internazionale. È qualcosa di affascinante, e ne sono orgoglioso».